Opportunità per il settore Agroalimentare – Luglio 2022 PUGLIA

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Opportunità per il settore Agroalimentare – Luglio 2022 PUGLIA

agevolazioni e incentivi agroalimentare puglia

INDICE delle agevolazioni e incentivi di settore aperti o in via di apertura alla data di pubblicazione del presente post.

 


SIMEST. Fondo 394/81. Finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto a sostegno delle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi, Digitalizzazione

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

 

Si tratta di un finanziamento destinato alle imprese esportatrici verso qualunque geografia con approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia e che subiscano un calo degli stessi o un aumento complessivo del costo totale di tali forniture. Il finanziamento, il cui rimborso è a tasso zero, può prevedere una quota di cofinanziamento a fondo perduto, in regime di Temporary Crisis Framework, fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo, nei limiti di € 400.000 di agevolazione.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda le PMI e Mid Cap italiane, costituite in forma di società di capitali, che:

 

    • abbiano depositato presso il Registro imprese almeno tre bilanci relativi a tre esercizi completi
    • abbiano un fatturato export medio complessivo nel triennio 2019-2021 pari ad almeno il 10% del fatturato medio totale del triennio 2019-2021
    • abbiano registrato, sulla base degli ultimi tre bilanci (2019-2021), una quota minima di approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, rispetto agli approvvigionamenti complessivi, pari ad almeno il 5% (10% nel caso di approvvigionamenti indiretti di semilavorati e prodotti finiti strumentali al ciclo produttivo e nel caso di approvvigionamenti misti diretti e indiretti) come asseverato da un revisore
    • abbiano riscontrato un rincaro dei costi degli approvvigionamenti, che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà risultare almeno pari al 20% della media del triennio precedente, oppure abbiano riscontrato una riduzione dei quantitativi degli approvvigionamenti, che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà risultare almeno pari al 20% della media del triennio precedente, come asseverato da un revisore

Tipologia di interventi ammissibili

Finanziamento a tasso agevolato (rimborso a tasso zero) in regime “de minimis” con co-finanziamento a fondo perduto in regime di Temporary Crisis Framework*, con l’obiettivo fronteggiare gli impatti negativi sulle imprese esportatrici derivanti dalle difficoltà o rincari degli approvvigionamenti a seguito della crisi in atto in Ucraina.

Le spese ammissibili e finanziabili sono  quelle elencate di seguito:

 

1. spese per la realizzazione di investimenti produttivi, anche in Italia, tra cui:

 

o acquisto/leasing finanziario di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali

o potenziamento/riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti, anche nell’ottica di ricerca di materiali alternativi a quelli solitamente in uso;

o tecnologie hardware e software e digitali in genere, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti;

 

2. spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. interventi di efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.) dell’impresa Richiedente;

3. spese per consulenze e studi volti all’individuazione:

 

o di nuovi potenziali fornitori/mercati alternativi di approvvigionamento;

o di nuove formulazioni produttive per la sostituzione di materiali non più disponibili;

 

4. spese per partecipazione ad eventi internazionali in Italia e all’estero (fiere e mostre);

5. partecipazione/organizzazione di business meeting, workshop, B2B, B2C volti all’individuazione di nuovi potenziali fornitori/ mercati alternativi di approvvigionamento;

6. spese una tantum strumentali all’individuazione di nuovi potenziali fornitori/ mercati alternativi di approvvigionamento;

7. spese per certificazioni e/o omologazioni di prodotto, registrazione di marchi, brevetti, ecc.;

8. spese per la consulenza finalizzata alla presentazione della Domanda di Intervento Agevolativo e alle asseverazioni rese dal Revisore dei conti, per un valore corrispondente fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

 

L’Intervento Agevolativo può coprire fino al 100% dell’importo delle spese ammissibili.

Entità e forma dell'agevolazione

Importo massimo finanziabile: fino a € 1.500.000 in funzione della classe di scoring e della quota di approvvigionamenti verso le tre aree e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa.

Quota massima a fondo perduto: fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo. La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa, in ogni caso, nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Crisis Framework, pari a € 400.000 per impresa.

Durata del finanziamento: 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento.

Tasso d’interesse agevolato pari allo 0%.

Le garanzie sono previste a valere sul Finanziamento concesso in funzione della Classe di scoring SIMEST attribuita all’Impresa Richiedente, sulla base delle modalità e delle condizioni deliberate dal Comitato Agevolazioni.

Scadenza

Sarà possibile presentare domanda a partire da Settembre 2022


OCM Vino. Misura Promozione sui mercati dei paesi terzi. Campagna 2022-2023. Finanziamento a fondo perduto per la promozione del vino sui mercati dei paesi terzi.

AREA GEOGRAFICA: Puglia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO IN SCADENZA | Scadenza il 18/07/2022

 

La misura eroga contributi per progetti regionali e multiregionali di promozione del vino sui mercati dei paesi terzi.

Soggetti beneficiari

Possono partecipare alla misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi” i seguenti soggetti:

a. le organizzazioni professionali, purché abbiano, tra i loro scopi, la promozione dei prodotti agricoli;
b. le organizzazioni di produttori di vino;
c. le associazioni di organizzazioni di produttori di vino;
d. le organizzazioni interprofessionali;
e. i consorzi di tutela, riconosciuti e le loro associazioni e federazioni;
f. i produttori di vino;
g. i soggetti pubblici, con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli;
h. le associazioni temporanee di impresa e di scopo costituende o costituite dai soggetti di cui alle lett. a), b), c), d), e), f) g) e i);
i. i consorzi, le associazioni, le federazioni e le società cooperative, a condizione che tutti i partecipanti al progetto di promozione rientrino tra i soggetti proponenti di cui alle lett. a), e), f) e g);
j. le reti di impresa, composte da soggetti di cui alla lett. f).

Tipologia di interventi ammissibili

La tipologia dei progetti si distingue in:

 

Progetti regionali, la domanda di contributo è presentata alla Regione in cui il soggetto proponente ha la sede operativa, a valere sui fondi di quota regionale. Il progetto deve prevedere la promozione delle produzioni della Regione in cui il soggetto proponente ha presentato la domanda;

Progetti multiregionali, la domanda di contributo è presentata da soggetti proponenti che hanno sede operativa in Puglia ed almeno in un'altra Regione, a valere su fondi quota regionale e su una riserva dei fondi della quota nazionale pari a 3 milioni euro. La quota finanziamento pro capite da parte di Ministero e Regioni non supera il 25% dell'importo del progetto presentato.

 

La promozione riguarda le seguenti categorie di vini confezionati:

 

a. vini a denominazione di origine protetta;

b. vini a indicazione geografica protetta;

c. vini spumanti di qualità;

d. vini spumanti di qualità aromatici;

e. vini con l’indicazione della varietà.

 

Sono ammissibili le seguenti azioni da attuare in uno o più Paesi terzi:

 

    • azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambientale;
    • partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
    • campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell'Unione;
    • studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione;
    • sub-azioni che possono riguardare esclusivamente attività di comunicazione e di promozione svolte attraverso la rete internet o di digital marketing.

Entità e forma dell'agevolazione

Per la campagna 2022/2023 le risorse finanziarie assegnate alla Regione Puglia per la Misura “Promozione sui mercati paesi terzi” sono pari ad Euro 7.003.171,00.

Per i progetti regionali è attribuita una dotazione finanziaria di Euro 3.944.756,39;

Per i progetti multiregionali è attribuita una dotazione finanziaria di Euro 500.000,00;

L’entità del sostegno a valere sui fondi europei non può superare il 50% delle spese sostenute per realizzare il progetto.

Ciascun soggetto partecipante deve richiedere, pena l’esclusione del soggetto proponente, per Paese terzo o mercato del Paese terzo destinatario un contributo minimo pari a Euro 5.000,00. Qualora il soggetto partecipante rendiconti, in relazione a tale richiesta di contributo, un importo che determini un contributo inferiore ammesso a Euro 3.000,00, le spese effettuate da tale soggetto partecipante nello specifico Paese terzo o mercato del Paese terzo non vengono riconosciute.

Per i Paesi emergenti elencati nel bando, ciascun soggetto partecipante deve richiedere, pena l’esclusione del soggetto proponente, per Paese terzo o mercato del Paese terzo destinatario un contributo minimo pari a Euro 5.000,00. Qualora il soggetto partecipante rendiconti, in relazione a tale richiesta di contributo, un importo che determini un contributo inferiore ammesso a Euro 3.000,00, le spese effettuate da tale soggetto partecipante nello specifico Paese emergente non vengono riconosciute.

Il contributo minimo ammissibile non può essere inferiore a 5.000,00 Euro per Paese terzo o mercato del Paese terzo e a 25.000,00 Euro qualora il progetto sia destinato ad un solo Paese terzo.

Il contributo pubblico massimo concedibile per progetto è stabilito pari ad Euro 1.000.000,00, a prescindere dall’importo totale del progetto presentato.

Scadenza

18 luglio 2022 alle ore 24,00


GAL Sud Est Barese. Intervento 1.1. e 1.2. Finanziamento a fondo perduto per l'avviamento di imprese e per investimenti nella creazione e sviluppo di attività extra-agricole.

AREA GEOGRAFICA: Puglia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività / StartUp, Opere edili e impianti, Promozione/Export, Consulenze/Servizi, Digitalizzazione

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza il 28/07/2022

 

Gli Interventi 1.1 e 1.2, si propongono di sostenere la nascita di nuove imprese in ambito extraagricolo, attraverso la concessione di un premio all’avviamento e di un contributo su un investimento con l’obiettivo di rivitalizzare le economie rurali e aumentare le opportunità di lavoro dell’area del GAL Sud Est Barese.

Gli interventi concorrono alla realizzazione dei due ambiti tematici sui quali si basa la Strategia di Sviluppo Locale del GAL Sud Est Barese: “Turismo sostenibile” e “Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri, produzioni ittiche)”.

L’intervento si attua esclusivamente nelle aree afferenti al Piano di Azione Locale del GAL Sud Est Barese.

In particolare, gli interventi devono ricadere nei seguenti comuni: Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Bitritto, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro, Polignano a Mare e Rutigliano.

Soggetti beneficiari

Microimprese e piccole imprese o persone fisiche nelle zone rurali che avviano attività extra agricole.

I codici Ateco ammissibili sono consultabili al presente link:

 

https://www.galseb.it/images/Bandi/Intervento_1.1_e_1.2/VIII_Avviso_Pubblico/Allegato_G_-_Codici_ATECO_ammissibili.pdf

Tipologia di interventi ammissibili

Le tipologie di investimenti ammissibili al presente Avviso devono essere riconducibili ai due ambiti tematici sui quali si basa la Strategia di Sviluppo Locale: “Turismo sostenibile” e “Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri)”.

Gli Interventi 1.1 e 1.2 sostengono la creazione di imprese operanti nei settori dell'artigianato tipico, del commercio di prodotti tipici e dei servizi in collegamento con le produzioni, i saperi e le specificità locali, con il territorio, con l'ambiente, con il sociale.

Nello specifico sono ammissibili le iniziative di imprese in grado di fornire i seguenti servizi/prodotti:

 

    • servizi turistici, culturali, ricreativi, di intrattenimento, per l’integrazione sociale in genere, di manutenzione ambientale, per la fruizione di aree naturali;
    • attività commerciali legate ai prodotti della tradizione del territorio;
    • attività artigianali per la produzione di prodotti non compresi nell’Allegato I del Trattato con particolare riguardo alle attività artigianali dirette a conservare o recuperare prodotti della tradizione del territorio;
    • servizi educativi e didattici per attività ludiche e di aggregazione destinati a diverse fasce di età;
    • Fservizi innovativi inerenti alle attività informatiche e le tecnologie di informazione e comunicazione a supporto della popolazione e delle imprese del territorio.
 
Intervento 1.1 “Aiuti all’avviamento di imprese”
 
Trattandosi di un aiuto forfettario, non è direttamente collegabile ad operazioni o investimenti sostenuti dal beneficiario per i quali è necessaria la rendicontazione delle spese.
 
Intervento 1.2 “Investimenti nella creazione e sviluppo di attività extra-agricole”
 
Le spese ammissibili all’intervento 1.2 sono le seguenti:
 
    • ristrutturazione, recupero, riqualificazione e adeguamento di beni immobili strettamente necessari allo svolgimento dell’attività;
    • acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature e mobilio da destinare allo svolgimento degli interventi di progetto;
    • acquisto di HW e SW strettamente funzionale alla gestione delle attività extra-agricole;
    • realizzazione di siti internet e di tutte le nuove forme di promozione on-line (a esclusione dei relativi costi di gestione);
    • spese generali (spese per la tenuta del c/c dedicato; onorari di tecnici agricoli, architetti, ingegneri e consulenti, compensi per consulenze in materia di sostenibilità ambientale ed economica, inclusi studi di fattibilità; spese per garanzie fideiussorie) - (nella misura massima del 10% della spesa ammessa a finanziamento).

Entità e forma dell'agevolazione

Le risorse finanziarie assegnate al bando pari a 59.065,41 € così ripartite tra i due interventi:

 

    • Intervento 1.1 - Euro 45.000,00 €;
    • Intervento 1.2 - Euro 14.065,41€.
 
Il sostegno, per entrambi gli Interventi, è concesso nella forma di contributo in conto capitale.
 
 
Intervento 1.1 “Aiuti all’avviamento di imprese”
 
L’intervento 1.1 prevede la concessione di un premio all’avviamento fissato in Euro 15.000,00 qualunque sia la forma giuridica del richiedente. L’aliquota di sostegno è pari al 100%.
 
Intervento 1.2 “Investimenti nella creazione e sviluppo di attività extra-agricole”:
 
L’intervento 1.2 prevede la concessione di un contributo pari al 50% della spesa ammessa a finanziamento. L’investimento ammissibile non può essere inferiore a Euro 30.000,00 e superiore a Euro 70.000,00.

Scadenza

28/07/2022 ore 23:59


SIMEST. Fondo 394/81. Finanziamento a tasso agevolato e a fondo perduto per le imprese italiane esportatrici in Ucraina, Federazione Russa o Bielorussia.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Digitalizzazione, Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia

BANDO APERTO | Scadenza il 31/10/2022

 

Intervento Agevolativo a sostegno delle Imprese italiane (PMI e MID Cap) con esportazioni dirette verso l’Ucraina e/o Federazione russa e/o la Bielorussia, colpite dalla crisi a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina, con conseguente perdita di fatturato estero nei predetti Paesi, per mantenere e salvaguardare la propria competitività sui mercati internazionali.

Soggetti beneficiari

Ai fini dell’ammissibilità all’Intervento Agevolativo, alla data della Domanda, l’Impresa Richiedente deve:

 

- essere un’impresa con sede legale in Italia costituita in forma di società di capitali, configurabile come PMI o Mid Cap. In caso di imprese aggregate le stesse dovranno costituire una Rete Soggetto con autonoma soggettività giuridica mediante la sottoscrizione di un contratto di Rete;

- essere in stato di attività e risultare iscritta al registro delle imprese;

- aver depositato presso il Registro imprese almeno tre Bilanci relativi a tre Esercizi completi. I bilanci devono riguardare lo stesso soggetto richiedente (identificato dal codice fiscale);

- avere un rapporto Fatturato estero/fatturato totale almeno pari al 20%, come dichiarato e asseverato da un soggetto iscritto al Registro dei Revisori Contabili tenuto dal MEF;

- dichiarare un calo del fatturato estero a livello aggregato verso l’Ucraina e/o Federazione russa e/o la Bielorussia e di prevedere che, al termine dell’esercizio 2022, tale calo di fatturato sia complessivamente pari o superiore al 20% del fatturato medio estero realizzato verso questi tre paesi nel triennio precedente.

Tipologia di interventi ammissibili

Le spese ammissibili e finanziabili sono quelle elencate di seguito:

 

1. spese per la realizzazione di investimenti produttivi, anche in Italia, tra cui:

 

o acquisto di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento /riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti

o tecnologie hardware e software e digitali in genere, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti;

 

2. spese per la realizzazione di una nuova struttura commerciale, anche temporanea, o per il potenziamento di una struttura esistente in un Paese estero alternativo a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia. Per struttura commerciale si intende: un ufficio, un negozio, un corner, uno showroom. È considerata ammissibile la struttura affittata/acquistata/potenziata nel Periodo di Realizzazione;

3. spese per consulenze e studi volti all’individuazione di mercati esteri alternativi a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia o al potenziamento della presenza su mercati esteri alternativi;

4. spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero finalizzati all’individuazione di mercati esteri alternativi a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia o al potenziamento della presenza su mercati esteri alternativi;

5. spese per certificazioni e/o omologazioni di prodotto, registrazione di marchi, brevetti, ecc., in mercati esteri individuati alternativi a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia;

6. spese per la consulenza finalizzata alla presentazione della Domanda di Intervento Agevolativo, per un valore corrispondente fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato. L’Intervento Agevolativo può coprire fino al 100% dell’importo delle spese ammissibili.

Entità e forma dell'agevolazione

L’importo concedibile dell’Intervento Agevolativo è pari al 25 % dei ricavi risultanti dagli ultimi due Bilanci dell’Impresa Richiedente ed è compreso tra un minimo pari a euro 50.000 e un massimo, graduato in relazione alla consistenza patrimoniale, economica e finanziaria dell’Impresa Richiedente, secondo gli importi indicati nella tabella di seguito:

 

  Classi di Scoring SIMEST Classi di Scoring SIMEST
Dimensione A1 – A2 A3- A4
PMI e Mid Cap 1.500.000 800.000

 

L’importo dell’Intervento Agevolativo, nei limiti dell’importo massimo sopra indicato, è richiesto dall’Impresa Richiedente a titolo di Finanziamento. Una quota dell’importo richiesto può essere riconosciuta a titolo di Cofinanziamento, secondo termini condizioni e modalità indicate nella circolare e comunque nei limiti dell’aiuto massimo concedibile di euro 400.000.

Fermo restando l’importo massimo dell’Intervento Agevolativo, alla data di delibera del Comitato Agevolazioni l’esposizione complessiva dell’Impresa Richiedente verso il Fondo (inclusa l’esposizione attesa con la concessione l’Intervento Agevolativo oggetto della Domanda) non dovrà essere superiore al 50% dei ricavi medi degli ultimi due Bilanci.

Il Cofinanziamento può essere concesso fino al 40% dell’importo complessivo dell’Intervento Agevolativo, nella misura e alle condizioni stabilite nella circolare.

Il Finanziamento ha una durata che si divide in due periodi: Periodo di preammortamento e Periodo di ammortamento.

Tasso d’interesse agevolato pari allo 0% applicato al Periodo di Ammortamento subordinatamente all’esito positivo della verifica post erogazione per la conferma dell’agevolazione

Le garanzie sono previste a valere sul Finanziamento concesso in funzione della Classe di scoring SIMEST attribuita all’Impresa Richiedente, sulla base delle modalità e delle condizioni deliberate nella circolare.

 

Sono ammissibili da SIMEST le seguenti tipologie di garanzie:

 

(i) garanzia autonoma a prima richiesta, senza eccezioni, rilasciata da:

 

a. un istituto bancario, con sede legale in Italia e in ogni caso di gradimento per SIMEST;

b. una compagnia di assicurazioni, iscritta al registro IVASS e in ogni caso di gradimento per SIMEST;

c. un intermediario finanziario affidato da SIMEST (elenco consultabile nel Sito di SIMEST al seguente link https://www.simest.it/approfondimenti/intermediari-finanziari-affidati)

 

(ii) pegno su saldo di conto corrente di SIMEST per una quota del Finanziamento deliberato, trattenuta al momento dell’erogazione e corrispondente alla garanzia prestata;

(iii) altre eventuali tipologie di garanzie, come di tempo in tempo deliberate dal Comitato Agevolazioni.

 

Le garanzie dovranno essere concesse secondo i testi approvati dal Comitato Agevolazioni e disponibili sul Sito di SIMEST al seguente link https://www.simest.it/approfondimenti/documentazione-per-garanzie.

 

La concessione del cofinanziamento a fondo perduto è subordinata alla preventiva autorizzazione della misura da parte della Commissione europea.

Scadenza

Dalle ore 09:00 del 12 luglio 2022 sarà possibile accedere al Portale per la compilazione e presentazione delle richieste di finanziamento. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di finanziamento per tale strumento.

 

Le richieste di finanziamento potranno essere presentate fino alle ore 18:00 del 31 ottobre 2022, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse disponibili. 


Agenzia delle entrate. Credito di imposta per le imprese agricole e agroalimentari che vogliono realizzare investimenti finalizzati al potenziamento del commercio elettronico.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Digitalizzazione, Promozione/Export

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Bonus fiscale

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

 

Il credito d’imposta è diretto a supportare le reti di imprese agricole e agroalimentari che vogliono realizzare investimenti per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico.

Soggetti beneficiari

I soggetti coinvolti sono le reti di imprese agricole e agroalimentari anche costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi o aderenti ai disciplinari delle strade del vino.

Tipologia di interventi ammissibili

Le spese che aprono la strada al credito d’imposta sono quelle per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico, con particolare riferimento al miglioramento delle potenzialità di vendita a distanza a clienti finali residenti fuori del territorio nazionale. Tra le spese agevolabili rientrano anche quelle per attività e progetti legati all’incremento delle esportazioni, sostenute nell’ambito delle dotazioni tecnologiche e del software e dello sviluppo di database e sistemi di sicurezza.

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito d’imposta è pari al 40 per cento e ha un limite di 50mila euro per le piccole e medie imprese operanti nella produzione primaria di prodotti agricoli e per le per le piccole e medie imprese agroalimentari, mentre per le grandi imprese che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli è previsto un tetto pari a 25mila euro.

Il credito può essere fruito per ciascuno dei periodi d’imposta che vanno dal 2021 al 2023 e non può essere superiore a 50.000 euro.

Scadenza

La Comunicazione va inviata dal 15 febbraio al 15 marzo dell’anno successivo a quello di realizzazione degli investimenti. Per gli investimenti realizzati nel 2021, la Comunicazione va inviata dal 20 settembre 2022 al 20 ottobre 2022. 


Gruppo Assimoco. Bando ideerete. Finanziamento a fondo perduto per favorire la generatività dei territori e delle comunità italiane.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Digitalizzazione

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza il 29/07/2022

 

Il bando intende sostenere progetti che vadano a favorire la generatività dei territori e delle comunità italiane, attivare la capacità di prendersi cura, animare il desiderio di immettere nuova vita. Per raggiungere questo scopo, occorre attivare una fase imprenditiva e creativa, orientata alla transizione verso uno sviluppo sostenibile.

Soggetti beneficiari

Sono ammessi enti profit, che evidenzino il perseguimento di un agire responsabile dell’attività d’impresa, ed enti non profit.

A titolo esemplificativo ma non esaustivo, possono partecipare enti aventi la seguente forma giuridica:

₋ cooperative, comprese le cooperative sociali

₋ imprese sociali

₋ società benefit

- società con certificazione B Corp in corso di validità;

₋ fondazioni e associazioni;

- organizzazione di volontariato

- organizzazioni non governative

₋ associazioni di promozione sociale

₋ reti associative

₋ altre forme giuridiche del Terzo Settore

- nuove imprese ad alto valore tecnologico: start-up innovative, fra cui in particolare le start-up innovative a vocazione sociale (SIAVS);

- realtà imprenditoriali profit aventi come ‘purpose’ la generazione di un impatto positivo su persone e ambiente attraverso l’esercizio della propria attività economica (ancorché non esplicitato nello statuto societario, ma evidenziato dall’esercizio dell’attività d’impresa). In particolare, si richiede di descrivere l’impatto generato verso le diverse categorie di stakeholder: Governance (in termini di presenza di codice etico, certificazione relative alla qualità dei processi, presenza di sanzioni e/o contenziosi, reportistica non finanziaria), Lavoratori (in termini di: formazione oltre a quella obbligatoria, % turnover negativo dei dipendenti, investimenti in materia di sicurezza sul lavoro e benessere), Comunità (in termini di: iniziative di carattere sociale, sanitario e sociosanitario, culturale e benefico, gestione della diversità, dell’equità e dell’inclusione), Ambiente (selezione socio-ambientale delle forniture, misurazione dei consumi e delle emissioni ed attivazione di pratiche per la riduzione) e Clienti (in termini impatto generato sui clienti attraverso il prodotto/servizio).

 

È possibile presentare una richiesta in partenariato qualora vi sia convergenza rispetto agli obiettivi perseguiti dal progetto, si ravvisi una potenziale ottimizzazione dei costi e un miglioramento dell’impatto generato complessivamente dall’iniziativa.

Gli enti pubblici possono partecipare unicamente in forma di partenariato.

Tipologia di interventi ammissibili

L’edizione 2022 del bando ideeRete sostiene progetti finalizzati a realizzare uno o più interventi nei seguenti ambiti:

 

1. Far Fiorire il Lavoro

    • Sostenere la transizione verso un’economia della conoscenza e dello sviluppo sostenibile. Attenzione allo sviluppo di competenze funzionali a rispondere alle opportunità lavorative emergenti nell’ambito della transizione allo sviluppo sostenibile nei diversi settori dell’economia.
    • Attivare e favorire lo sviluppo delle capacità imprenditoriali. Supportare la fioritura di nuove forme di impresa che siano allineate agli obiettivi di sviluppo sostenibile, costruire un concreto ambiente di apprendimento e di concreta messa in atto delle capacità. Compartecipare a sostenere progetti in operazioni di workers buyout, nell’ottica della rigenerazione delle attività imprenditoriali.
    • Facilitare l’incontro fra la domanda e l’offerta di lavoro. Costruire opportunità di relazione all’interno di una comunità con l’obiettivo di sostenere le forme del lavoro, con la possibilità di applicare i principi dell’economia circolare.
 
2. Generare Benessere
 
    • Prendersi cura del ben-essere delle fasce più fragili della comunità. Sviluppare servizi per la prevenzione e la promozione del benessere psicologico, oltre che per lo sviluppo delle autonomie. Sostenere il fiorire delle relazioni di comunità e la convivenza sociale. Rafforzare le reti di prossimità, le strutture intermedie e la telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, anche nell’ottica di rafforzare le prestazioni erogate sul territorio.
    • Occuparsi dell’accoglienza e dell’inclusione di rifugiati e immigrati. Creare opportunità di apprendimento e di integrazione sociale e lavorativa per le persone che raggiungono le nostre comunità alla ricerca di protezione e di una vita migliore.
 
3. Coltivare il verde
 
 
    • Immettere nuova vita nelle comunità, anche grazie alle piante. L’attenzione è rivolta ad utilizzare le ‘soluzioni basate sulla natura’ per combattere il surriscaldamento globale, che prevedono anche una riforestazione intensiva per la cattura del carbonio e quindi la riduzione della concentrazione della CO2 nell’atmosfera. Aprire all’opportunità di rigenerare i nostri territori, unendo alle azioni di mitigazione e adattamento sul cambiamento climatico, anche risvolti di impatto positivo sulla biodiversità e sull’impatto di tipo sociale.
    • Curare lo sviluppo di un’agricoltura innovativa. Incoraggiare la transizione delle aziende agricole e delle comunità rurali verso nuove forme di agricoltura che sappiano cogliere i vantaggi della digitalizzazione, di una migliore capacità di gestione del rischio per sviluppare forme di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, di riduzione del consumo di acqua e di energia, orientate anche allo scambio di conoscenze e competenze.
 

Gli elementi qualificanti che dovranno essere presenti, in tutto o in parte, nella progettazione degli interventi sono:

- digitalizzazione, quale necessità ormai irrinunciabile di ogni ambito d’azione, nonché presupposto per amplificare la produttività, l’efficacia e l’impatto degli interventi proposti, oltre che sostenere al contempo l’attenzione e la cura verso l’ambiente;

- uguaglianza di genere ed empowerment femminile, quale elemento di attenzione ai bisogni e alle esigenze delle donne e delle ragazze, supporto a processi che alimentino maggiore forza, autostima e consapevolezza, anche come sostegno dell’autonomia economica;

- inclusione e coesione, quale elemento per ricercare nelle iniziative proposte un impatto sulla riduzione delle disparità, attuare una giusta transizione, supportare la generazione di reti inclusive, tutelare gruppi più svantaggiati.

Gli ambiti declinati nel Bando ideeRete 2022 si inseriscono coerentemente con la programmazione intrapresa dal nostro Paese nel ‘Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza’ (PNRR) e con le raccomandazioni espresse dall’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), al fine di perseguire uno sforzo coordinato e uniforme verso i condivisi obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Entità e forma dell'agevolazione

Il budget a disposizione del presente bando ammonta a 700.000 euro.

Con l’edizione 2022 il Bando ideeRete vuole offrire alla comunità l’opportunità di sostenere i progetti selezionati da Assimoco come meritevoli del contributo. L’attivazione del crowdfunding è da intendersi come sostegno addizionale rispetto al contributo erogato da Assimoco. Ha l’obiettivo di apportare ulteriori risorse ai progetti selezionati e amplificarne gli impatti, oltre che a qualificarsi una fonte di apprendimento per l’ente partecipante.

A tale fine, Assimoco prevede di:

₋ offrire un webinar a tutti i vincitori del Bando ideeRete, con l’obiettivo di illustrare le caratteristiche e le potenzialità del crowdfunding per il potenziamento del progetto. I progetti beneficeranno di tutti gli strumenti di visibilità e comunicazione attivati dalla piattaforma di crowdfunding identificata;

₋ sostenere un percorso guidato e personalizzato per le fasi della raccolta fondi, su un perimetro complessivo di tre progetti selezionati fra quelli vincitori del Bando ideeRete.

 

Contributo a fondo perduto compreso tra i 50.000€ e i 75.000€, fino all’80% delle risorse finanziarie previste per l’attuazione del progetto.

Scadenza

Le candidature sono aperte fino alle ore 17.00 del 29/07/2022


PNRR M1C3I2.2. Finanziamento a fondo perduto per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale.

AREA GEOGRAFICA: Puglia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Promozione/Export, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza il 29/07/2022

 

Al via in Puglia l’Avviso per il finanziamento degli interventi di soggetti privati che vorranno recuperare edifici storici quali casali, masserie, trulli, frantoi, stalle e mulini, ma anche chiese rurali ed edicole votive, e ancora muretti a secco, fontane, pozzi e altre strutture tipiche del paesaggio rurale pugliese e testimonianza dell’economia agricola tradizionale e dell’evoluzione del paesaggio, allo scopo di tutelare e valorizzare i beni della cultura materiale e immateriale e di ripristinare la qualità paesaggistica dei luoghi, nonché di promuovere nuove iniziative e attività legate alla fruizione turistico-culturale sostenibile e legate alle tradizioni e alla cultura locale.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda: persone fisiche, soggetti privati profit, soggetti privati non profit, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale.

Tipologia di interventi ammissibili

Le tipologie di architettura rurale sono individuabili negli edifici ed insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell'evoluzione del paesaggio. Rientrano in questa definizione:
 
 
a) edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura (mulini ad acqua o a vento, frantoi, ecc.), che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico-costruttive e nei materiali tradizionali impiegati;
b) strutture e/o opere rurali: i manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza (fienili, ricoveri, stalle, essiccatoi, forni, pozzi, recinzioni e sistemi di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili);
c) elementi della cultura, religiosità, tradizione locale: manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali (cappelle, edicole votive, ecc.), dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali, ecc.
d) spazi aperti: di pertinenza degli insediamenti rurali e aree produttive agro-silvo-pastorali che si caratterizzano come componenti tipiche dei paesaggi rurali tradizionali.
 
Gli interventi proposti dovranno essere idonei a generare un tangibile miglioramento delle condizioni di conservazione, nonché produrre un positivo impatto in termini di valorizzazione di specifiche tipologie di edifici appartenenti al patrimonio edilizio rurale e/o di spazi aperti di pertinenza degli insediamenti rurali e di aree produttive agro-silvo-pastorali che si caratterizzano come componenti tipiche dei paesaggi rurali tradizionali.
 
Saranno finanziati progetti che prevedano le seguenti tipologie d’intervento:
 
 
a. Risanamento conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, edifici, manufatti e fabbricati rurali storici ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale conigati ove opportuno a interventi per il miglioramento sismico e dell’efficienza energetica, per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
b. Interventi di manutenzione del paesaggio rurale.
c. Allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi sociali, ambientali turistici (escluso l’uso ricettivo), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole.
 
Sono ammesse ad agevolazione le seguenti spese:
 
 
a. spese per l’esecuzione di lavori o per l’acquisto di beni/servizi, compreso l’acquisto e installazione di impianti tecnici;
b. spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti; c. spese tecniche di progettazione (ivi comprese quelle per la stesura di un piano di gestione ove previsto), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, nel limite massimo del 10%;
d. imprevisti (se inclusi nel quadro economico);
e. allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;
f. spese per attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati anche all’adeguamento degli standard di sicurezza, di fruibilità da parte dei soggetti disabili, piattaforme e ausili digitali alla visita;
g. spese per l’allestimento degli spazi in cui si svolgono le iniziative, per materiali e forniture, spese di promozione e informazione;

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria è di euro 56.263.724,00.

Alle proposte progettuali candidate può essere riconosciuto un finanziamento sino a euro 150.000,00.

Scadenza

Le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 12:00 di martedì 19 aprile 2022 alle 17:59 del 25 maggio 2022, e saranno istruite e valutate solo fino a concorrenza delle risorse finanziarie disponibili.

A seguito della proroga, le domande potranno essere inviate fino alle ore 14:00 del 15 giugno 2022

Riapertura dei termini per la presentazione delle domande. L'invio delle domande può essere effettuato fino alle ore 16:59 del 29 luglio 2022.


MISE. Finanziamento a fondo perduto per investimenti sostenibili 4.0.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi, Digitalizzazione

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

 

E' stato disposto, a seguito dell’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione per le aree del Mezzogiorno. E’ ancora attivo lo sportello destinato alle altre regioni del Centro-Nord.

 

Investimenti sostenibili 4.0 è un regime di aiuto per il sostegno, nell’intero territorio nazionale, di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili. L'obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, al fine di superare la contrazione indotta dall'emergenza Covid e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a:

 

    • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
    • migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

Soggetti beneficiari

Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI).

 

Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm, "non arrecare un danno significativo").

 

Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nel decreto.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto i programmi che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0, attraverso l’utilizzo delle tecnologie indicate nel decreto,  in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa proponente.

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all'impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

A tal fine, sono valorizzati, tra l’altro, sulla base di indicatori di sostenibilità dedicati, i programmi indicati in precedenza volti:

 

a) alla transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare, attraverso l’applicazione delle soluzioni riportate ne decreto

b) al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, con il conseguimento, attraverso le misure indicate nel bando, di un risparmio energetico, all’interno dell’unità produttiva interessata dall’intervento, non inferiore al 10 (dieci) per cento rispetto ai consumi dell’anno precedente alla data di presentazione della domanda.

 

I programmi di investimento devono:

 

    • prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l'ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
    • essere diretti all'ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
    • essere realizzati presso un'unità produttiva localizzata nel territorio nazionale
    • rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili:

 

        • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, spese ammissibili non inferiori complessivamente a 500 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato
        • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato

 

    • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
    • prevedere un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

 

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all'impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

 
Non sono ammissibili i programmi che prevedono misure di efficientamento energetico predisposte per l’adeguamento a vincoli normativi o a prescrizioni di natura amministrativa, fatti salvi i casi di programmi che generano risparmi energetici addizionali, con un incremento pari almeno al 20 (venti) per cento dei valori previsti dai predetti vincoli e prescrizioni, ai quali si applicano le disposizioni indicate sopra.

 

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento che riguardino:

 

    1. macchinari, impianti e attrezzature
    1. opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
    1. programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a)
    1. acquisizione di certificazioni ambientali

 

Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, sono, inoltre, ammissibili le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a euro 677.875.519,57.

 

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell'investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie. In particolare:

 

    • per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione
    • per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione
    • per i programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione

Scadenza

A partire dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022 è possibile procedere alla compilazione della domanda;

A partire dalle ore 10.00 del 18 maggio 2022 le domande compilate potranno essere inviate fino ad esaurimento fondi.

E' stato disposto, a seguito dell’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione per le aree del Mezzogiorno. E’ ancora attivo lo sportello destinato alle altre regioni del Centro-Nord.


Invitalia. Bonus export digitale. Finanziamento a fondo perduto per lo sviluppo dell'attività di esportazione delle microimprese italiane manifatturiere.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Industria, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Digitalizzazione, Promozione/Export

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

 

Il Bonus Export Digitale è un progetto a cura del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI) e dell'Agenzia ICE.

Si tratta di un contributo che punta a sostenere le microimprese nella loro attività di internazionalizzazione.

Soggetti beneficiari

Possono richiedere il contributo le microimprese manifatturiere (codice ATECO C) con sede in Italia, anche costituite in forma di reti o consorzi.

Tipologia di interventi ammissibili

Il Bonus Export Digitale finanzia le spese sostenute per l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export, fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate.

Le prestazioni puntano a sostenere i processi di internazionalizzazione attraverso:

 

    • la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile
    • la realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web
    • la realizzazione di servizi accessori all’e-commerce
    • la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale
    • digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione
    • servizi di CMS (Content Management System)
    • l’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing
    • servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano
    • l’upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi organizzativi

Entità e forma dell'agevolazione

Le risorse finanziarie ammontano complessivamente a euro 30.000.000,00.

Il contributo previsto dal Bonus è concesso in regime “de minimis” per i seguenti importi:

 

    • 4.000 euro alle microimprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro;
    • 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro.

Scadenza

La presentazione è divisa in due fasi:

    • compilazione della domanda dal 10 maggio al 15 luglio 2022
    • presentazione della domanda dal 16 maggio al 15 luglio 2022
 
Il termine utile per la compilazione e la trasmissione delle domande di accesso al contributo, è stato prorogato per disponibilità di fondi residui. Le domande di contributo potranno essere inviate fino ad esaurimento dei fondi disponibili.


POR FESR FSE 2014/2020. Azione 3.8 e 3.6. Finanziamento a tasso agevolato e finanziamento a fondo perduto per nuove iniziative d'impresa (NIDI).

AREA GEOGRAFICA: Puglia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Turismo

BENEFICIARI: Micro Impresa, Persona fisica

SPESE FINANZIATE: Digitalizzazione, Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

 

NIDI (Nuove Iniziative Di Impresa) è il fondo attraverso cui la Regione Puglia sostiene, con contributi a fondo perduto e prestiti rimborsabili, persone che hanno perso il lavoro, giovani e donne che vogliono avviare studi professionali associati o microimprese, costituite da meno di 6 mesi o non ancora costituite, micro e piccole imprese esistenti che vogliono realizzare un subentro generazionale nella propria gestione, dipendenti che intendono salvaguardare la propria occupazione rilevando le imprese in crisi o le imprese confiscate per cui lavorano.

Soggetti beneficiari

Le Nuove Iniziative d’Impresa dovranno identificarsi nei seguenti gruppi e relativi requisiti:

 

    • Compagini Giovanili da costituirsi in forma di società, partecipate interamente da giovani con età compresa tra i 18 e i 35 anni alla data della domanda preliminare;
    • Imprese Femminili, sia in forma di impresa individuale che di società, costituite da meno di 6 mesi o non ancora costituite e partecipate interamente da donne di età superiore a 18 anni;
    • Nuove Imprese, partecipate per almeno il 50%, sia del capitale sia del numero di soci, da
      a. giovani con età tra 18 anni e 35 anni,
      b. donne di età superiore a 18 anni,
      c. soggetti che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato nell’ultimo mese,
      d. persone in procinto di perdere un posto di lavoro,
      e. titolari di partita IVA non iscritti al registro delle imprese che, nei 12 mesi antecedenti la domanda abbiano emesso fatture per un imponibile inferiore a 15.000 Euro,
      f. soci lavoratori e amministratori di cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati,
      g. soci e amministratori delle imprese beneficiarie dell’Avviso “PIN – Pugliesi Innovativi”,
    • Nuove Imprese Turistiche in possesso degli stessi requisiti previsti per le Nuove Imprese, che vogliono avviare un'attività di B&B imprenditoriale o affittacamere.
 

Le iniziative imprenditoriali dovranno avere sede in Puglia e dovranno essere costituite in forma di microimpresa, prevedendo un programma di investimenti completo compreso tra 10.000 e 150.000 Euro. Tale limite massimo è:

    • ridotto a 50.000 Euro per le Compagini Giovanili;
    • ridotto a 100.000 Euro per le Imprese Femminili;
    • innalzato a 250.000 Euro per le iniziative imprenditoriali nella forma della micro e piccola impresa che ricadono nelle categorie passaggio generazionale, rilevamento di impresa in crisi da parte dei dipendenti che intendano salvaguardare la propria occupazione, società cooperative di lavoratori dipendenti dell'impresa confiscata che gestiscono aziende confiscate con provvedimento di confisca definitiva.

Tipologia di interventi ammissibili

Le microimprese potranno operare in uno dei seguenti macrosettori:

 

    • manifatturiero (le attività agroalimentari sono ammissibili se l’impresa non effettua la prima lavorazione del prodotto agricolo);
    • costruzioni ed edilizia;
    • riparazione di autoveicoli e motocicli;
    • affittacamere e bed & breakfast;
    • ristorazione con e senza cucina;
    • servizi di informazione e comunicazione;
    • attività professionali, scientifiche e tecniche;
    • agenzie di viaggio;
    • servizi di supporto alle imprese;
    • istruzione;
    • sanità
    • assistenza sociale non residenziale;
    • attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (escluse lotterie, scommesse e case da gioco);
    • servizi per la persona;
    • traslochi, magazzinaggio, attività di supporto ai trasporti, servizi postali e attività di corriere;
    • commercio elettronico;
    • commercio al dettaglio e all'ingrosso solo per società che intendono gestire aziende confiscate.
 

Le spese di investimento che è possibile finanziare sono:

    • macchinari di produzione, impianti, attrezzature varie e automezzi di tipo commerciale;
    • programmi informatici non personalizzati;
    • opere edili e assimilate.

Per le sole Compagini Giovanili e le Imprese Femminili sono inoltre ammissibili costi di sviluppo di piattaforme B2B e B2C, sistemi di e-commerce proprietari e app mobile, nella misura massima di € 5.000.

Le Imprese Turistiche devono realizzare investimenti in almeno due delle seguenti ulteriori tipologie di investimento sostenibile e innovativo:

    • strumenti tecnologici connessi all’attività e finalizzati all’innovazione dei processi organizzativi e dei servizi per gli ospiti;
    • sviluppo di piattaforme e app mobile, anche per la gestione di sistemi di prenotazione elettronica, nella misura massima di € 5.000;
    • interventi per migliorare l’accessibilità della struttura alle persone con disabilità;
    • mezzi di locomozione sostenibile destinati agli ospiti.

Le spese di gestione che è possibile finanziare sono:

    • materie prime, semilavorati, materiali di consumo;
    • locazione di immobili o affitto apparecchiature di produzione;
    • utenze quali energia, acqua, riscaldamento, telefoniche e connettività;
    • premi per polizze assicurative;
    • canoni ed abbonamenti per servizi informativi;
    • spese per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e collettiva.

Entità e forma dell'agevolazione

Le risorse complessive disponibili destinate al Fondo Nuove Iniziative d’Impresa per l’erogazione di agevolazioni in favore Microimprese a valere sul presente Avviso ammontano a Euro 35.760.645,46 di cui:

 

• € 10.247.725,42 per uno strumento di ingegneria finanziaria, nella forma del Fondo per mutui;

• € 25.512.920,05 per l’erogazione di contributi nella forma di sovvenzione diretta e dell’assistenza rimborsabile.

 

Per programmi di investimento di importo complessivo fino a € 50.000,00, l’intensità di aiuto è pari al 100% degli investimenti ammissibili.

Per programmi di investimento di importo complessivo compreso tra € 50.000,01 e 100.000,00 l’intensità di aiuto è pari al 90% degli investimenti ammissibili, fatta eccezione per le Imprese Femminili, per le quali l’intensità di aiuto è pari al 100%.

Per programmi di investimento di importo complessivo compreso tra € 100.000,01 e 150.000,00 l’intensità di aiuto è pari all’80% degli investimenti ammissibili.

Per le sole imprese - dipendenti di imprese poste in liquidazione o soggette a procedura concorsuale che intendano costituirsi in società o cooperativa per rilevare l’azienda in crisi da cui dipendono, al fine di salvaguardare l’occupazione nel caso di crisi aziendali; cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati, con provvedimento di confisca definitiva; società cooperative di lavoratori dipendenti dell'impresa confiscata che gestiscono aziende confiscate con provvedimento di confisca definitiva, già oggetto di destinazione da parte dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati - è possibile prevedere programmi di investimento fino ad € 250.000,00, con una intensità di aiuto non superiore all’80% degli investimenti ammissibili.

Le agevolazioni in conto impianti sugli investimenti non possono superare l’importo massimo di €120.000,00 (€200.000,00 per le imprese  dipendenti di imprese poste in liquidazione o soggette a procedura concorsuale che intendano costituirsi in società o cooperativa per rilevare l’azienda in crisi da cui dipendono, al fine di salvaguardare l’occupazione nel caso di crisi aziendali; cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati, con provvedimento di confisca definitiva; società cooperative di lavoratori dipendenti dell'impresa confiscata che gestiscono aziende confiscate con provvedimento di confisca definitiva, già oggetto di destinazione da parte dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati) e sono costituite da:

 

a. un contributo a fondo perduto pari al 50% del totale degli investimenti agevolati;

b. un prestito rimborsabile pari al 50% del totale degli investimenti agevolati (ridotto al 25% per Compagini Giovanili ed Imprese Femminili);

c. per Compagini Giovanili ed Imprese Femminili un aiuto nella forma dell’assistenza rimborsabile pari al 25% del totale degli investimenti agevolati.

E’ concedibile un contributo in conto esercizio a fondo perduto, non superiore ad € 10.000,00 in misura pari al 100% delle spese di gestione ammissibili sostenute entro il termine previsto per la richiesta del saldo delle agevolazioni. . Per le Compagini Giovanili e le Imprese Femminili è previsto un contributo aggiuntivo in conto esercizio a fondo perduto di importo pari ad € 5.000,00 per spese in servizi informatici.

Il contributo in conto esercizio potrà essere innalzato ad € 20.000,00 per le sole imprese - dipendenti di imprese poste in liquidazione o soggette a procedura concorsuale che intendano costituirsi in società o cooperativa per rilevare l’azienda in crisi da cui dipendono, al fine di salvaguardare l’occupazione nel caso di crisi aziendali; cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati, con provvedimento di confisca definitiva; società cooperative di lavoratori dipendenti dell'impresa confiscata che gestiscono aziende confiscate con provvedimento di confisca definitiva, già oggetto di destinazione da parte dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati - che prevedano investimenti non superiori ad € 225.000,00, al fine di rispettare il limite di € 200.000,00.

 

Condizioni del prestito e dell’assistenza rimborsabile

Gli aiuti concessi ai destinatari nella forma di finanziamenti e assistenza rimborsabile avranno le seguenti caratteristiche.

 

Importo minimo: 5.000,00 Euro
Importo massimo: 60.000,00 Euro (100.000,00 per le imprese di cui all’Art. 5, comma 1, lettere a, b, c e d,)
Preammortamento: 6 mesi dall’erogazione dell’intero prestito
Durata massima (escluso preammortamento): Fisso, pari allo 0,00%.
Tasso di mora: In caso di ritardato pagamento, si applica al Beneficiario un interesse di mora pari al tasso legale.
Rimborso: In rate costanti posticipate. È data la possibilità a tutte le imprese finanziate, in qualsiasi momento, di richiedere l’estinzione anticipata del finanziamento mediante il rimborso in unica soluzione della sola quota di capitale non rimborsata oltre agli interessi eventualmente maturati tra la data di pagamento dell’ultima rata e la data del rimborso
Modalità di rimborso: SEPA Direct Debit, SDD con addebito sul conto corrente.
Garanzie: Non saranno richieste garanzie, fatta eccezione per le società cooperative a responsabilità limitata e per le società a responsabilità limitata per le quali sarà richiesta fideiussione personale di uno o più soci redatta in conformità con la modulistica disponibile sul portale www.sistema.puglia.it/nidi.

 

Per le compagini giovanili e le imprese femminili, il prestito sarà pari al 25% del totale degli investimenti agevolati e il restante 25% sarà costituito da un’aiuto nella forma dell’assistenza rimborsabile. Il prestito e l’assistenza rimborsabile saranno restituiti secondo un piano di ammortamento complessivo di 60 mesi e l’addebito delle prime 30 rate sarà finalizzato al rimborso del prestito. Ai beneficiari che saranno in regola con la restituzione delle rate del piano di ammortamento prima della scadenza della 31a rata e che avranno adempiuto alla corretta e completa dimostrazione di spesa sarà riconosciuta una premialità di importo pari alla somma delle 30 rate dell’assistenza rimborsabile. Tale premialità, pari al 25% dell’importo agevolato, sarà concessa mediante l’integrale abbuono delle 30 rate restanti.

Scadenza

Fino ad esaurimento fondi


Programma per l’Europa digitale. Finanziamenti per sostenere e accelerare la trasformazione digitale dell’economia e dell’industria.

AREA GEOGRAFICA: Italia/UE

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Digitalizzazione

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

 

Il programma Europa digitale finanzia progetti in cinque settori cruciali:

    • supercalcolo
    • intelligenza artificiale
    • cibersicurezza
    • competenze digitali avanzate
    • garantire un uso diffuso delle tecnologie digitali nell'economia e nella società.

Il programma mira a colmare il divario tra la ricerca sulle tecnologie digitali e la diffusione sul mercato. Ne trarranno beneficio i cittadini e le imprese europee, in particolare le PMI. Gli investimenti nell'ambito del programma Europa digitale sostengono il duplice obiettivo dell'Unione europea della transizione verde e della trasformazione digitale e rafforzano la resilienza e la sovranità digitale dell'Unione.

Soggetti beneficiari

Enti dotati di personalità giuridica stabiliti nell’UE o nei Paesi e territori d’oltremare connessi a uno Stato UE o nei Paesi terzi associati al programma; soggetti giuridici costituiti a norma del diritto dell’Unione e organizzazioni internazionali di interesse europeo.

I Paesi terzi associati al programma sono i Paesi EFTA/SEE, i Paesi candidati e potenziali candidati, beneficiari della politica di adesione, i Paesi della politica di vicinato.

Altri Paesi terzi possono essere ammissibili quando la loro partecipazione sia necessaria al conseguimento degli obiettivi del programma; in questo caso le condizioni di partecipazione sono specificare nel programma di lavoro annuale e/o nel testo del bando/invito a presentare proposte.

Tipologia di interventi ammissibili

Obiettivo Specifico 1. Calcolo ad alte prestazioni (HPC-High Performance Computing)

Attraverso questo O.S. il programma attua la strategia europea per l’HPC sostenendo un ecosistema completo dell’Unione che fornisce le necessarie capacità di HPC e di dati affinché l’Europa possa competere a livello mondiale. La strategia mira a implementare un’infrastruttura HPC e di dati di prim’ordine, dotando così l’Unione di una risorsa tecnologica HPC propria, indipendente e competitiva per raggiungere l’eccellenza nelle applicazioni HPC e ampliarne la disponibilità e l’uso .

Obiettivi operativi

a) implementare, coordinare a livello UE e mettere in funzione un’infrastruttura di dati e supercalcolo a esascala integrata, orientata alla domanda, guidata dalle applicazioni e di prim’ordine, facilmente accessibile agli utenti pubblici e privati, in particolare alle PMI, e facilmente accessibili per finalità di ricerca
b) implementare tecnologie operative pronte per l’uso derivanti da attività di ricerca e innovazione, al fine di creare un ecosistema integrato a livello dell’Unione per l’HPC che comprenda vari aspetti dei segmenti della catena del valore scientifica e industriale, inclusi hardware, software, applicazioni, servizi, interconnessioni e competenze digitali, con un elevato livello di sicurezza e protezione dei dati;
c) implementare e mettere in funzione un’infrastruttura post-esascala, compresa l’integrazione con le tecnologie informatiche quantistiche, e infrastrutture di ricerca in ambito informatico; incoraggiare lo sviluppo nell’UE degli hardware e dei software necessari per tale implementazione.
Le azioni nel quadro di questo O.S. sono attuate principalmente attraverso l’Impresa comune per il calcolo ad alte prestazioni europeo.

 

Obiettivo specifico 2 - Intelligenza artificiale (IA)

Attraverso questo O.S. il programma sviluppa e rafforza le capacità di base dell'IA in Europa, tra cui le risorse di dati e gli archivi di algoritmi e le rende accessibili a imprese e PA, e rafforza e mette in rete le strutture di sperimentazione e prova dell'IA, esistenti o di nuova istituzione, negli Stati membri.

Obiettivi operativi

a) sviluppare e potenziare le capacità e le conoscenze di base dell’IA nell’UE e gli archivi di algoritmi, garantendo un approccio centrato sulla persona e inclusivo che rispetti i valori dell’UE;
b) rendere le capacità sopraindicate accessibili a imprese (in particolare PMI e start-up), società civile, organizzazioni senza scopo di lucro, istituti di ricerca, università e PA, per massimizzare i loro benefici alla società e all’economia;
c) rafforzare e mettere in rete le strutture di prova e sperimentazione per l’IA negli Stati membri;
d) sviluppare e potenziare l’applicazione commerciale e i sistemi produttivi al fine di agevolare l’integrazione delle tecnologie nelle catene del valore e lo sviluppo di modelli imprenditoriali innovativi; ridurre il divario temporale tra l’innovazione e il suo sfruttamento commerciale e favorire l’adozione di soluzioni basate sull’IA nei settori di interesse pubblico e nella società.
Le soluzioni basate sull’IA e i dati resi disponibili devono rispettare il principio della tutela della vita privata e della sicurezza fin dalla progettazione e devono essere conformi alla legislazione relativa alla protezione dei dati.
Le azioni nell’ambito di questo O.S. sono attuate principalmente attraverso la gestione diretta.

Obiettivo specifico 3 - Cibersicurezza e fiducia

Attraverso questo O.S. il programma  incentiva il rafforzamento, lo sviluppo e l’acquisizione di capacità essenziali volte a rendere sicure l’economia digitale, la società e la democrazia dell’Ue, rafforzandone il potenziale industriale e la competitività in ambito di cibersicurezza, oltre a migliorare le capacità di proteggere i cittadini e le imprese dalle minacce informatiche.
Obiettivi operativi

 

a) sostenere lo sviluppo e l’acquisizione di attrezzature, infrastrutture di dati e strumenti avanzati per la cibersicurezza, insieme agli Stati membri, al fine di pervenire a un elevato livello comune di cibersicurezza sul piano europeo, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati e dei diritti fondamentali, assicurando l’autonomia strategica dell’UE;
b) sostenere lo sviluppo e l’impiego ottimale delle conoscenze, delle capacità e delle competenze europee connesse alla cibersicurezza, nonché la condivisione e l’integrazione delle migliori prassi;
c) garantire un’ampia implementazione di soluzioni di cibersicurezza efficaci e all’avanguardia in tutti i settori economici, con particolare attenzione per le autorità pubbliche e le PMI;
d) rafforzare le capacità degli Stati membri e del settore privato anche attraverso misure per il sostegno all’adozione delle migliori prassi in materia di cibersicurezza;
e) migliorare la resilienza agli attacchi informatici, contribuire a sviluppare una maggiore consapevolezza dei rischi e una migliore conoscenza dei processi di cibersicurezza, sostenere le organizzazioni pubbliche e private nel conseguimento di livelli basilari di cibersicurezza;
f) migliorare la cooperazione tra il settore civile e il settore della difesa per quanto riguarda i progetti, i servizi, le competenze e le applicazioni a duplice uso nell’ambito della cibersicurezza.

Le azioni nell’ambito di questo O.S sono attuate principalmente attraverso il Centro europeo di competenza industriale, tecnologica e di ricerca sulla cibersicurezza e la relativa rete dei centri nazionali di coordinamento.

Obiettivo specifico 4 - Competenze digitali avanzate

Nel quadro di questo O.S. il programma contribuirà ad ampliare il bacino di talenti dell’UE, colmare il divario digitale e promuovere una maggiore professionalità, in particolare nel calcolo ad alte prestazioni e nel cloud computing, nell’analisi dei Big Data, nella cibersicurezza e nelle tecnologie di registro distribuito (es. blockchain, tecnologie quantistiche, robotica, IA).
Per affrontare gli squilibri domanda/offerta di competenze e incoraggiare la specializzazione in tecnologie e applicazioni digitali, il contributo finanziario sarà destinato a:
- sostenere la concezione e la realizzazione di corsi e attività di formazione di alta qualità a lungo termine (compreso l’apprendimento misto per gli studenti e la forza lavoro) e a breve termine, per la forza lavoro, in particolare nelle PMI e nel settore pubblico
- sostenere attività di formazione sul posto di lavoro ed esperienze lavorative di alta qualità per gli studenti (compresi tirocini) e la forza lavoro, in particolare nelle PMI e nel settore pubblico.
Le azioni nell’ambito di questo O.S. sono attuate principalmente attraverso la gestione diretta.

Obiettivo specifico 5 - Implementazione e impiego ottimale delle capacità digitali e interoperabilità

Obiettivi operativi

a) sostenere il settore pubblico e i settori di interesse pubblico (sanità e assistenzaistruzionegiustiziadoganetrasportimobilitàenergiaambiente e settori culturali e creativi, comprese le relative imprese), affinché implementino e accedano in modo efficace alle tecnologie digitali più avanzate, quali HPC, IA e Cibersicurezza;
b) implementare, gestire e mantenere infrastrutture e relativi servizi digitali, all’avanguardia interoperabili a livello transeuropeo, in modo complementare con le azioni nazionali e regionali;
c) sostenere l’integrazione e l’utilizzo delle infrastrutture transeuropee di servizi digitali e degli standard digitali europei approvati nel settore pubblico e nei settori di interesse pubblico per agevolare un’attuazione e un’interoperabilità economicamente efficienti;
d) facilitare lo sviluppo, l’aggiornamento e l’utilizzo di soluzioni e quadri di riferimento da parte delle PA, delle imprese e dei cittadini, comprese le soluzioni open source e il riuso di soluzioni e quadri di riferimento per l’interoperabilità;
e) consentire al settore pubblico e all’industria dell’UE, in particolare alle PMI, di accedere facilmente ad attività pilota e di prova delle tecnologie digitali e di ampliare il loro utilizzo anche a livello transfrontaliero;
f) sostenere l’adozione da parte del settore pubblico e dell’industria (in particolare PMI e start-up), delle tecnologie digitali avanzate e correlate, compresi, in particolare, l’HPC, l’IA, la cibersicurezza, altre tecnologie all’avanguardia e future, come le tecnologie di registro distribuito;
g) sostenere la progettazione, la messa alla prova, l’applicazione, l’implementazione e la manutenzione di soluzioni digitali interoperabili, comprese soluzioni di PA digitale, per i servizi pubblici a livello UE forniti tramite una piattaforma di soluzioni a riuso basata sui dati volta a promuovere l’innovazione e istituire quadri comuni per realizzare tutto il potenziale dei servizi delle PA a favore di cittadini e imprese;
h) garantire a livello UE la capacità costante di essere alla guida dello sviluppo digitale, oltre che di osservare, analizzare e adattarsi alle tendenze digitali in rapida evoluzione e condividere ed integrare le migliori prassi;
i) sostenere la collaborazione alla realizzazione di un ecosistema europeo per infrastrutture digitali di condivisione dati affidabili, che utilizzano servizi e applicazioni basati sulle tecnologie di registro distribuito (es. blockchain), compresi il sostegno all’interoperabilità e alla normazione e promuovendo l'implementazione di applicazioni transfrontaliere dell'Ue basate sulla sicurezza e la tutela della vita privata fin dalla progettazione, rispettando la normativa in materia di tutela dei consumatori e di protezione dei dati;
j) realizzare e potenziare i poli europei dell’innovazione digitale e le rispettive reti.

Le azioni nell’ambito di questo O.S. sono attuate principalmente attraverso la gestione diretta.

Scadenza

Il programma è operativo per il periodo 01/01/2021- 31/12/2027

 

Per consultare tutti i bandi attivi cliccare sul pulsante "Documentazione Ufficiale" collocato in alto a destra.

 


MISE. Bando Digital transformation. Finanziamento a fondo perduto e a tasso agevolato per sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Digitalizzazione

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

 

Il Decreto direttoriale 9 giugno 2020 disciplina l’intervento agevolativo sulla Digital Transformation, finalizzato a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese attraverso la realizzazione di progetti diretti all'implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0 nonché di altre tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le micro, piccole e medie imprese che, alla data di presentazione della domanda:

a) sono iscritte e risultano attive nel Registro delle imprese;

b) operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio;

c) hanno conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000;

d) dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese.

Tipologia di interventi ammissibili

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi  mediante l’implementazione di

    1. tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o;
    1. tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
      1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
      2) al software;
      3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
      4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.

A tal fine i progetti devono prevedere la realizzazione di:

        1. attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione, ovvero;
        1. investimenti.

I progetti di spesa devono, inoltre, essere realizzati nell'ambito di una unità produttiva dell’impresa proponente ubicata su tutto il territorio nazionale.

Entità e forma dell'agevolazione

Per entrambe le tipologie di progetto ammissibili a beneficio le agevolazioni sono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50%, articolata come segue:

    • 10% sotto forma di contributo;
    • 40% come finanziamento agevolato.
I progetti devono prevedere un importo di spesa non inferiore a euro 50.000 e non superiore a 500.000 euro.

Scadenza

Domande a partire dalle ore 12.00 del 15 dicembre 2020.


MISE. Piano Transizione 4.0. Credito d'imposta per sostenere gli investimenti in beni strumentali.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Digitalizzazione, Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Bonus fiscale

BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2025

 

Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

Soggetti beneficiari

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Il credito d'imposta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali tradizionali è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti aderenti al regime forfetario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime

Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale. Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive.

La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all'esercizio di impresa, con eslusione di quelli indicati nel bando.

Per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli rispettivamente negli elenchi di cui al richiamato bando e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.

Entità e forma dell'agevolazione

A tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato è riconosciuto un credito d’imposta alle seguenti condizioni:

 

1. Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati

 

2021

    • 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
    • 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
    • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
 

2022

    • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
    • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
    • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

 

Dal 2023 al 2025

    • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
    • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
    • 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
 

Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

 

2. Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0

 

Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

    • Dal 2021 al 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
    • 2024: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
    • 2025: 5% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
 
Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
 
 
3. Altri beni strumentali materiali (ex Super Ammortamento)
 
 
    • 2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
    • 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
 
Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2023 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
 
 

4. Altri beni strumentali immateriali 


diversi da quelli ricompresi nel citato punto 2:

    • 2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
    • 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2023 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

Scadenza

31/12/2025


MISE. Piano Transizione 4.0. Credito d'imposta promosso per sostenere la ricerca, lo sviluppo, l'innovazione e il design.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari, Digitalizzazione

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Bonus fiscale

BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2022

La misura si pone l’obiettivo di stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e per favorirne i processi di transizione digitale e nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare:

    • tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano
    • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo
    • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali:

a) i costi relativi al personale altamente qualificato in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced (International Standard Classification of Education) che sia:

    1. dipendente dell’impresa, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali, ovvero
    1. in rapporto di collaborazione con l’impresa, compresi gli esercenti arti e professioni, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo a condizione che svolga la propria attività presso le strutture della medesima impresa;

b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto;

c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa;

d) competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.

Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile.

Entità e forma dell'agevolazione

Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico:

    • il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 20% delle spese agevolabili nel limite massimo di 4 milioni di euro.

Attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati:

    • il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro

Innovazione Green e digitale:

    • il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 15% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro

Attività di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, e altri individuati con successivo decreto ministeriale:

    • il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

La base di calcolo del credito d’imposta deve essere assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili.

Nel rispetto dei massimali indicati, e a condizione della separazione analitica dei progetti e delle spese ammissibili pertinenti alle diverse tipologie di attività, è possibile applicare il beneficio anche per più attività ammissibili nello stesso periodo d’imposta.

Scadenza

31/12/2022


Piano transizione 4.0. Bonus Macchinari - Nuova Sabatini. Finanziamento a tasso agevolato per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature, software e tecnologie digitali.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Digitalizzazione, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Con la legge di bilancio 2022, sono stati stanziati ulteriori 900 milioni di euro per assicurare la continuità operativa della misura “Nuova Sabatini”, che persegue l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo e competitivo delle PMI, attraverso l’accesso al credito finalizzato all’acquisto, o acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo.

 

La misura è cumulabile con il Credito d'Imposta 4.0. per investimenti in Beni Strumentali

 

La misura Beni strumentali ("Nuova Sabatini") è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

 

La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le  micro imprese, piccole e medie imprese che, alla data di presentazione della domanda:

 

a) sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese ovvero nel Registro delle imprese di pesca. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza risultante dall’iscrizione nell’omologo Registro delle imprese;

b) sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;

c) non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;

d) non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà

 

Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:

 

    • attività finanziarie e assicurative
    • attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione

 

Per beneficiare delle agevolazioni previste dal presente decreto, le imprese devono avere una sede operativa in Italia. Qualora le imprese beneficiarie non dispongano della predetta sede alla data di presentazione della domanda di agevolazione, esse devono provvedere alla relativa apertura entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento, pena la revoca delle agevolazioni concesse.

Tipologie di investimento ammissibili

Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware, classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, nonché di software e tecnologie digitali, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale.

 

Gli investimenti ammissibili sono destinati a:

 

a) creazione di un nuovo stabilimento;

b) ampliamento di uno stabilimento esistente;

c) diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;

d) trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;

e) acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:

1) lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;

2) gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;

3) l’operazione avviene a condizioni di mercato.

Entità e forma dell'agevolazione

Le agevolazioni:

 

    • consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti

 

    • L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing)

 

    • Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
    • di durata non superiore a 5 anni
    • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
    • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
 

Il contributo del Ministero dello sviluppo economico è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

 

    • 2,75% per gli investimenti ordinari
    • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”)

 

Importo massimo dei finanziamenti concedibili per singola impresa 4.000.000,00.

 


MISE. PATENT BOX. Credito di imposta sui redditi derivanti dall’utilizzo di taluni beni immateriali.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Digitalizzazione, Innovazione Ricerca e Sviluppo

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Bonus fiscale

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Patent Box è un regime opzionale di tassazione per i redditi d'impresa derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.

 

Il regime ha l'obiettivo di rendere il mercato italiano maggiormente attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine, tutelando al contempo la base imponibile italiana, in quanto:

 

    • incentiva la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all'estero da imprese italiane o estere
    • incentiva il mantenimento dei beni immateriali in Italia evitandone la ricollocazione all'estero
    • favorisce l'investimento in attività di ricerca e sviluppo

Soggetti beneficiari

Possono esercitare l’opzione i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dal tipo di contabilità adottata e dal titolo giuridico in virtù del quale avviene l’utilizzo dei beni.

L’opzione deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo d’imposta per il quale si intende optare per la stessa, è valida per cinque periodi di imposta, è irrevocabile e rinnovabile.

Nello specifico possono aderire alle agevolazioni:

 

    • persone fisiche che esercitano imprese commerciali
    • società per azioni e in accomandata per azioni, SRL, società cooperative e società di mutua assicurazioni residenti in Italia
    • enti pubblici e privati che abbiano come oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali
    • società semplici in nome collettivo e in accomandita semplice
    • società e gli enti di ogni tipo, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato purchè con tali paesi esteri sia in vigore un accordo che eviti la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni sia effettivo, con stabile organizzazione in Italia alla quale possono essere attribuiti beni immateriali.
 
L'opzione Patent Box deve inoltre essere esercitata da chi ha diritto allo sfruttamento economico delle opere d'ingegno.
 
Possono esercitare l'opzione i soggetti titolari di reddito di impresa indipendentemente:
 
    • dal tipo di contabilità adottata
    • dal titolo giudirico in virtù del quale avviene l'utilizzo dei beni
 
La Patent Box non può essere usufruita dalle società in fallimento, in liquidazione o coinvolte in procedure di amministrazione straordinaria. Inoltre sono esclusi i forfettari.

Tipologia iniziative ammissibili

Le opere di ingegno, il cui uso consente di usufruire della tassazione agevolata con il decreto Patent Box, sono i seguenti beni immateriali:

 

    • software protetto da copyright
    • brevetti industriali, brevetti invenzioni e invenzioni biotecnologiche, brevetti per modello utilità, brevetti e certificati di specie vegetali, topografie di prodotto a semiconduttori
    • disegni e modelli, nonchè di processi, formule e informazioni relative ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.
Le nuove disposizione escludono dall'ambito dei beni agevolabili i marchi di impresa.
 
La maggiorazione del 110% può essere applicata solo alle spese sostenute a partire dall'ottavo periodo di imposta antecedente a quello nel quale l'immobilizzazione immateriale ottiene il titolo di privata iva industriale.

Entità e forma dell'agevolazione

Le agevolazioni consistono nella possibilità di poter escludere dalla base imponibile il 50% dei redditi derivanti dall'utilizzo, anche congiunto, di determinati beni immateriali o dalla cessione degli stessi beni immateriali qualora il 90% del ricavato venga reinvestito nella manutenzione o nello sviluppo di altri beni immateriali prima della chiusura del secondo periodo di imposta successivo a quello nel quale si è verificata la vendita.

 

Novità 2022

 

Il beneficio resta nella forma della deduzione dei costi R&S finalizzati all'ottenimento del brevetto, ma aumentata dal 90% al 110% escludendo dall'ambito di beni agevolabili i marchi di impresa e limitandolo quindi ai brevetti o ai beni comunque giuridicamente tutelati. Il beneficio concreto calcolato su un'imposizione fiscale del 27,9% (la somma di Irpef e Irap) passa quindi dal 25,11% al 30,69%.

Viene quindi eliminata la detassazione al 50% e introdotta la deduzione fiscale pari al 110%.

Per l'effettiva quantificazione del beneficio è necessario determinare la quota di reddito derivante dall'utilizzo dell'immobilizzazione immateriale:

 

    • in caso di utilizzo indiretto il reddito è costituito dai canoni derivanti dalla concessione in uso del bene al netto dei costi fiscalmente rilevanti
    • nel caso di utilizzo diretto è necessario individuare il contributo economico che tale bene ha apportato al reddito complessivo dell'impresa.

Scadenza

Le domande potranno essere inviate fino ad esaurimento delle risorse disponibili


POR FESR Puglia. Azione 1.1. Contratti di Programma - Titolo II Capo 1. Finanziamento a fondo perduto per gli investimenti delle grandi imprese.

AREA GEOGRAFICA: Puglia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

 

Attraverso l'Avviso Pubblico per gli aiuti ai programmi di investimento, il bando sostiene le grandi imprese negli investimenti dedicati a:

    • realizzazione di nuove unità produttive;
    • ampliamento di unità produttive esistenti;
    • diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
    • cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un'unità produttiva esistente.

Le domande di accesso alle agevolazioni devono riguardare programmi di investimento, denominati Contratti di Programma, di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 5 milioni di euro e 100 milioni di euro.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda:

    • Grandi imprese che abbiano già approvato almeno due bilanci alla data di presentazione della domanda
    • Grandi imprese non attive la cui impresa controllante abbiano già approvato almeno due bilanci alla data di presentazione della domanda
    • Piccole e Medie imprese, in regime di contabilità ordinaria, attive e che abbiano approvato almeno due bilanci alla data di presentazione dell'istanza di accesso, aderenti al Contratto di Programma presentato dalla Grande impresa proponente
    • Due o più Grandi imprese, di cui una sola assuma la responsabilità della proposta contrattuale.
 

Gli investimenti possono essere realizzati nei seguenti settori:

    • attività manifatturiere (indicate alla sezione “C” della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007”)
    • Servizi, con riferimento a:
            • Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti;
            • Attività editoriali;
            • Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore;
            • Telecomunicazioni;
            • Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse;
            • Gestione database; Hosting e fornitura di servizi applicativi; Portali web; Altre attività dei servizi d’informazione;
            • Collaudi ed analisi tecniche;
            • Ricerca scientifica e sviluppo;
            • Attività dei call center;
            • nonché alcune attività relative alla raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti tra cui: Trattamento e smaltimento di amianto; Demolizione di carcasse; Cantieri di demolizione navali; Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici; Recupero e preparazione per il riciclaggio di materiale plastico per produzione di materie prime plastiche, resine sintetiche; Recupero e preparazione per il riciclaggio di rifiuti industriali e biomasse. Si chiarisce che la classe 38.32 “Recupero e cernita dei materiali” si riferisce agli impianti finalizzati alla materia prima secondaria (end of waste) per la trasformazione di rifiuti metallici e non metallici, rottami ed altri oggetti, usati o meno, in materie prime secondarie, comprendendo di solito un processo di trasformazione meccanica o chimica.

Tipologie di interventi ammissibili

I programmi di investimento:

•    nel caso della grande impresa, possono riguardare progetti di ricerca e sviluppo che possono essere integrati con progetti industriali a sostegno della valorizzazione economica dell’innovazione e dell’industrializzazione dei risultati della ricerca oppure progetti industriali per lo sfruttamento di tecnologie o soluzioni innovative nei processi, nei prodotti o nei servizi e nell’organizzazione;

•    nel caso delle piccole e medie imprese aderenti, devono riguardare investimenti in attivi materiali, che devono essere obbligatoriamente integrati con investimenti in ricerca e sviluppo e/o con investimenti in innovazione tecnologica dei processi e dell’organizzazione. Inoltre possono essere previsti investimenti in servizi di consulenza riguardanti l’ambiente, la responsabilità sociale ed etica, l’internazionalizzazione d’impresa e l’e-business, nonché la partecipazione a fiere.

Le spese ammissibili sono le seguenti.

In particolare, nell’ambito degli Attivi materiali (investimento) sono ammissibili:

a) acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 5% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
b) opere murarie e assimilabili (incluso l’acquisto dell’immobile);
c) acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività di rappresentanza;
d) acquisto di brevetti, licenze, know how e conoscenze tecniche non brevettate, nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma.

Le spese per opere murarie e assimilabili relative ad interventi di ampliamento o di riqualificazione di immobili esistenti, nonché quelle relative a nuova costruzione, sono ammissibili solo nei casi in cui l’impresa dimostri, attraverso una relazione dettagliata, corredata da documentazione probatoria, che l’assenza di agevolazione su tali spese, in ragione delle caratteristiche tecnologiche e localizzative dell’iniziativa, ne inficerebbe la redditività e le opportunità di innovazione e sviluppo. In caso di acquisto di immobili, sono ammissibili esclusivamente i costi di acquisto di attivi da terzi che non hanno relazioni con l'acquirente; la transazione deve avvenire a condizioni di mercato. Non è ammissibile l’acquisto di immobili che siano stati oggetto di agevolazione nei dieci anni precedenti la domanda di agevolazione.

Le spese per l’acquisto di programmi informatici sono ammissibili ove commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa. Per le grandi imprese, i costi degli attivi immateriali (programmi informatici, brevetti, licenze, know how e conoscenze tecniche non brevettate, nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi) sono ammissibili non oltre il 50% dei costi totali d'investimento ammissibili.

Per le PMI aderenti sono ammissibili anche le spese relative a studi preliminari di fattibilità nel limite dell’1,5% dell’importo complessivo delle spese ammissibili. Le spese per progettazioni e direzione lavori sono finanziabili nel limite del 6% delle voci relative a opere murarie e assimilabili (incluso l’acquisto dell’immobile).

Nell’ambito di investimenti in Ricerca e Sviluppo sono ammissibili:

a) ricerca industriale;
b) sviluppo sperimentale.

Inoltre, esclusivamente per le PMI aderenti sono anche ammissibili investimenti relativi a studi di fattibilità tecnica.

In particolare, sono ammissibili le seguenti spese:

a) spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto di ricerca), a condizione che lo stesso sia operante nelle unità locali ubicate nella regione e nel rispetto della procedura dei costi standard;
b) spese della strumentazione e delle attrezzature utilizzate per il progetto di ricerca e per la sua durata;
c) le spese per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato tramite una transazione effettuata e che non comporti elementi di collusione, nonché spese per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;
d) le ulteriori spese generali direttamente imputabili al progetto;
e) altri costi d’esercizio, inclusi costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Nell’ambito di investimenti in Innovazione tecnologica, dei processi e dell’organizzazione proposti dalle PMI aderenti sono ammissibili:

a) servizi di consulenza in materia di innovazione;
b) servizi di consulenza e di supporto all’innovazione;
c) messa a disposizione di personale altamente qualificato da parte di un organismo di ricerca;
d) servizi per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione.

Nell’ambito di investimenti per l’acquisizione di servizi proposti dalle PMI aderenti sono ammissibili:

    • l’acquisizione di servizi di consulenza per l’innovazione delle imprese e per migliorare il posizionamento competitivo dei sistemi produttivi locali, riguardanti l’ambiente, la responsabilità sociale ed etica, l’internazionalizzazione d’impresa e l’e-business;
    • la partecipazione a fiere.

Entità e forma dell’agevolazione

Le agevolazioni sono concedibili per
(nel caso di investimenti in Attivi Materiali di importo ammissibile INFERIORE ad € 50.000.000,00)

    • “Acquisto del suolo e sue sistemazioni” e “Opere murarie e assimilabili” nei seguenti limiti:

- 15% per le grandi imprese;
- 20% per le medie imprese;
- 25% per le piccole imprese.

    • “macchinari, impianti e attrezzature” e “acquisto di brevetti, licenze, ed altri beni immateriali”, nonché – limitatamente alle PMI aderenti – delle spese per gli studi preliminari di fattibilità e per progettazioni e direzione lavori, nei seguenti limiti:

- 25% per le grandi imprese;
- 35% per le medie imprese;
- 45% per le piccole imprese.

(nel caso di investimenti in Attivi Materiali di importo ammissibile PARI O SUPERIORE ad € 50.000.000,00 e sino ad € 100.000,000,00)

    • gli investimenti in Attivi Materiali (“Acquisto del suolo e sue sistemazioni”, “Opere murarie e assimilabili” “macchinari, impianti e attrezzature” e “acquisto di brevetti, licenze, ed altri beni immateriali”) realizzati delle grandi imprese sono concesse nel limite del 18%.

Le intensità di aiuto possono essere ulteriormente incrementate sino al raggiungimento dell’intensità massima di aiuto prevista dalla Carta degli Aiuti vigente per gli Attivi Materiali, al ricorrere delle seguenti circostanze:

a) per le imprese che si associano nella forma della rete d’impresa (con l’eventuale partecipazione di una start up e/o di una impresa innovativa) e per le piccole e medie imprese che hanno conseguito il rating di legalità;
b) per le imprese che prevedono un incremento occupazionale pari almeno ad 1 ULA per ogni 300.000 euro di contributo ricevuto o che si obbligano al mantenimento del livello occupazionale a regime per un periodo di tempo superiore di almeno un anno oltre ai tre successivi all’anno a regime;
c) per le imprese che dimostrano particolare attenzione all’occupazione femminile o alla valorizzazione del capitale umano entro il terzo anno successivo all’esercizio a regime;
d) per le imprese che implementano sistemi produttivi sostenibili, in linea con i principi di economia circolare, con un impatto duraturo e di lungo termine;
e) per imprese che realizzano spese necessarie all’acquisto e al recupero di immobili esistenti e non utilizzati ove acquisibili e restaurabili;
f) per le imprese che localizzano l’iniziativa nell’ambito delle due ZES pugliesi, “Adriatica” e “Jonica”.

L’intensità di aiuto per le tipologie di investimento in R&S, non può superare:

a) il 50% per le grandi imprese, il 60% per le medie imprese ed il 70% per le piccole imprese, per la ricerca industriale;
b) il 25% per le grandi imprese, il 35% per le medie imprese ed il 45% per le piccole imprese, per lo sviluppo sperimentale.

L’intensità di aiuto prevista per le PMI aderenti relativamente a “studi di fattibilità tecnica” non può superare il 50% della spesa ritenuta congrua, pertinente e valutata ammissibile.

L’intensità di aiuto per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può essere aumentata di una maggiorazione di 15 punti percentuali, se è soddisfatta una delle seguenti condizioni:

a) il progetto:

- prevede la collaborazione effettiva fra imprese, di cui almeno una è una PMI, e non prevede che una singola impresa sostenga da sola più del 70% dei costi ammissibili, o
- prevede la collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più organismo di ricerca e di diffusione della conoscenza, nell’ambito della quale tali organismi sostengono almeno il 10% dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca; oppure

b) i risultati del progetto sono ampiamente diffusi attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito.

Le agevolazioni per aiuti all’innovazione tecnologica, dei processi e dell’organizzazione sono concesse alle PMI aderenti nel limite del 50% della spesa complessiva ritenuta congrua, pertinente e valutata ammissibile.
Le agevolazioni relative ai servizi di consulenza sono concesse alle PMI aderenti nel limite del 45% della spesa complessiva ritenuta congrua, pertinente e valutata ammissibile. Tale limite è elevabile al 50% per le PMI aderenti che hanno ottenuto il Rating di legalità e per le imprese che si associano nella forma della rete d’impresa.

Scadenza

Le domande di contributo possono essere presentate a partire dal 15 giugno 2015 e fino ad esaurimento dei fondi disponibili.


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